L'alimentazione

Gran parte dei lepidotteri che alleviamo sono Saturnidi, questi hanno la particolarità di non nutrirsi allo stadio di farfalla perchè hanno un apparato boccale regresso. Vivono una decina di giorni bruciando quello che hanno accumulato allo stadio di bruco, questo sicuramente facilita l'allevamento di questa Famiglia.

Un altra storia invece è per le farfalle diurne o per le sfingi, queste devono alimentarsi, quindi o lo fanno di volontà propria o dobbiamo farlo manualmente. Se i lepidotteri sono tenuti  in una gabbia abbastanza grande è possibile che si nutrano spontaneamente su piante come la Lantana o la Buddleia (Albero delle Farfalle), in caso contrario noi procediamo con l'alimentazione artificiale. La soluzione più comoda da preparare è acqua con 5-10% di zucchero, ci sono moltre altre combinazioni ma personalmente non abbiamo avuto grandi risultati. Una volta preparata la miscela si procede versandola in un tappo con all'interno un batuffolo di cotone o come abbiamo fatto noi creando delle "mangiatoie" che sono semplicemente dei bastoncini con un piccolo foro sulla cima dove poter versare il cibo. Riteniamo valido questo metodo perchè mentre la farfalla sta comodamente appesa, con un ago possiamo estrarre la spirotromba e posizionarla nel foro con la miscela. In genere questa operazione viene eseguita 1-2 volte al giorno in modo da non stressare troppo il lepidottero. Con le sfingi si può avere più difficoltà perchè oppongono resistenza, in questo caso imbeviamo con l'acqua zuccherata un batuffolo grande di cotone e lo posizioniamo in un piattino. Poi prendiamo delicatamente la falena e l'adagiamo sul batuffolo finchè non si tranquillizza, fatto questo possiamo tentare di estrarre la lunga spirotromba con molta delicatezza in modo da non spaventala e non farla scappare via.